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Immagine del redattoreAriel Svoboda

(Intervista by Mattia Panza) "Pasame un matecito": l'essenza argentina in Italia

Quando Ariel Svoboda arrivò in Italia a 18 anni per giocare a pallacanestro non viaggiava da solo ma col suo fedele compagno, il Mate. Oggi, dopo 20 anni, afferma che il giorno in cui divenne uomo fu quando preparò per la prima volta il suo mate. Appassionato e curioso cominciò a collezionarli in tutte le forme e materiali. Ma non gli bastò. Decise, infatti, di creare "PasameUnMatecito", al fine di diffondere la cultura del mate in tutta Italia. E' interessante conoscere la storia di questo argentino e ripassare ciò che già sappiamo su questa bevanda che ci rappresenta a livello mondiale.



"E' molto bello condividere la cultura della mia terra in Italia. Scambio, integrazione, apertura e conoscenza attraverso il mate! Sapere che tanti italiani, i "neo materos" (così come li chiamo io), bevono e apprezzano il mate, mi porta a pensare di aver centrato l'obiettivo. Mi piace scoprire il gusto che preferiscono, la lista di yerba preferite e il loro modo di prepararlo. Tutto ciò, inoltre, mi ha portato a conoscere bellissime persone, tra cui Yurick "il Capitan del @clubdelmate_italia", che altrimenti non avrei mai conosciuto", racconta Ariel mentre beve il suo mate.



Come nasce “Pasame un matecito”?

“Pasame un Matecito” non è un lavoro, è una passione. Da quando, a 15 anni preparò il suo primo mate, iniziò ad innamorarsene comprandone di diverse forme, misure e varietà per collezionarli. Nella fiera MateAr, decise di iniziare a far conoscere la sua collezione a tutti. Poi fu la volta della pagina Instagram, dove iniziò a postare foto e frasi del famossisimo Gaucho "Martin Fierro". Infine decise di creare un sito web, con il quale cominciò a spedire i primi mates, tenendosene alcuni per la sua collezione.

Oggi collabora con "Costumbres Argentinas", ed è l'unico importatore in Italia di prodotti artigianali di questo marchio, prodotti difficilissimi da trovare in Europa.



Il 90% delle spedizioni le effettuo in Italia. Il mio inizio coincide con l'inizio della pandemia, a febbraio 2020. Sono riuscito a spedire mates anche in Francia, Germania, Malta e Spagna ma il costo di spedizione alzava troppo i prezzi e quindi decidi di concentrarmi soprattutto sul mercato italiano”, racconta il cestista. “Cerco di portare una varietà di prodotti artigianali così da accontentare tutti. Alcuni li lascio nella mia personale collezione. Questo è il mio hobby. Le spedizioni intercontinentali funzionano sempre meglio nonostante gli intoppi per gli ordini più grandi”.


"El mate en Italia"

La curiosità è il fattore comune quando si parla di Mate. Mi chiedono di cosa si tratta, come si beve, come si prepara, ma soprattutto, il motivo per cui è considerato un culto cosi importante per noi argentini. Negli ultimi anni sempre più italiani bevono il mate, coloro che si addentrano in questo mondo non ne vogliono più fare a meno. Una volta imparata la preparazione diventano addirittura maniacali e vogliono conoscere tutti i segreti di questo culto. Molti bevono mate tutti i giorni, alcuni addirittura sono diventati collezionisti come me! E' una passione che se ti prende, non ti lascia più“, afferma Ariel.

"Quando arrivai a Novara per giocare, coloro che mi vedevano in giro con il mate mi guardavano con pregiudizio, non dicevano nulla ma lo capivo. Alcuni poi mi hanno confessato di aver pensato che mi stessi drogando", dice ridendo.



Un neo-laureato italiano con un mate ricevuto in regalo. Autore: @Pasameunmatecito


Logicamente non è semplice trovare tutti gli accessori per preparare un mate. Il problema principale è quello economico. Gli argentini, paragonando i prezzi, notano una grande differenza; purtroppo l'importazione di prodotti alimentari, come la yerba mate, comporta costi notevoli. Sarebbe fantastico produrre yerba mate in terra italiana, molto più economico e tutti contenti. (risata)”.

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